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approfondimento 16 Gennaio 2024

Progettare un sito web: CMS open source o codice proprietario?

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Quando si decide di creare un proprio sito web, una delle scelte preliminari da valutare attentamente è quella del sistema di progettazione che si vuole utilizzare, poiché da essa dipenderà il risultato del nostro investimento, ossia se l’obiettivo preposto verrà raggiunto o se si trasformerà in uno sperpero di tempo e denaro.

In questo articolo presentiamo una nostra valutazione sul possibile utilizzo dei CMS disponibili sul mercato, confrontandone pro e contro rispetto alla scelta di utilizzare un codice proprietario.

Cos è un CMS

L’acronimo sta per Content Management System, ossia “Sistema di gestione dei contenuti”: parliamo infatti di un software di progettazione, la maggior parte delle volte open source, che consente ad uno o più gestori di creare, modificare, organizzare ed eliminare i contenuti attraverso un’interfaccia di editing a moduli, di solito altamente intuitiva, senza quindi la necessità di dover conoscere e scrivere codice di programmazione e creare file HTML, CSS ecc. per creare il sito web.

Benché il CMS più famoso sicuramente risulti essere Wordpress, evoluto da semplice strumento per la creazione di blog a piattaforma in grado di creare veri e propri siti dinamici e complessi, sul mercato ne esistono molti, gratuiti o a pagamento, quali Joomla, Drupal, Wix, Prestashop, ecc…

Vantaggi e svantaggi di un CMS

Tra i vantaggi che un CSM offre, in primis vi è sicuramente la facilità di utilizzo, anche per chi non ha una conoscenza approfondita di web design e linguaggi di programmazione, inoltre l’ampia offerta di temi grafici e plug-in già predisposti, gratis o a pagamento, consente di ridurre i tempi di sviluppo e, conseguentemente, il costo di realizzazione del sito web. D’altro canto, la natura relativamente standardizzata di questi elementi pone molti vincoli nella possibilità personalizzazione, in termini di funzionalità e grafica, oltre a penalizzare l’esclusività del sito web: quel particolare tema grafico e/o quei plug-in saranno sicuramente stati utilizzati su altri siti web.

Un altro vantaggio è dato dalla natura open source della maggior parte di questi gestori di contenuti, la quale garantisce l’esistenza di una nutrita community di sviluppatori ed informatici che costantemente li testano e monitorano, sempre pronti ad identificarne vulnerabilità e minacce per la sicurezza, per poi rilasciare periodicamente aggiornamenti utili a correggere tali problematiche e risolvere errori potenzialmente pericolosi. Ciò però comporta la necessità di verificare regolarmente la presenza di questi aggiornamenti, sia per il CMS utilizzato che per gli applicativi in esso implementati, e di installarli quanto prima, perché come esistono molti “buoni” sviluppatori pronti a correggere gli errori, esistono molti “cattivi” hacker pronti invece ad approfittarne per “bucare” il sito web.

Ma come accade spesso, una medicina potrebbe avere degli “effetti collaterali”, che in termini informatici possiamo tradurre in malfunzionamenti derivanti da errori di sviluppo degli stessi aggiornamenti (errare umanum est): a tal motivo sarebbe sempre buona prassi effettuare un backup del sito prima di aggiornarlo. Una pratica questa non proprio alla portata di tutti, oltre al fatto che questi “effetti collaterali” potrebbero richiedere l’intervento di un “medico”, ossia un informatico professionista, per correggerli e “guarire” il sito web. Ovviamente a pagamento.

Un ultimo vantaggio che possiamo identificare è la possibilità di collaborazione che offre un CMS: questi software, operando totalmente online, danno la possibilità di creare più account di amministrazione, secondo vari livelli di accesso, offrendo così la possibilità a più persone di poter accedere al back-end del sito da qualsiasi terminale ed intervenire “in squadra” su di esso e sui contenuti.

Cosa scegliere allora?

Innanzitutto il primo suggerimento che diamo è di porsi queste 3 semplici domande:

  1. perché voglio creare un sito web?
  2. qual’è il mio budget di spesa?
  3. quanto tempo posso dedicarci?

Le risposte saranno una solida base su cui valutare quale delle due strade intraprendere.

Se si vuole un semplice sito “vetrina”, con una o poche pagine, statico e con informazioni poco variabili nel tempo, la scelta può ricadere sul far sviluppare il sito ex-novo da un professionista: rispetto ad un CMS il costo non varia di molto e una volta finito la manutenzione sarebbe quasi nulla.

Solitamente un CMS open source lo consigliamo quando il budget di spesa non è molto elevato e l’obiettivo da raggiungere prevede un continuo aggiornamento dei contenuti (un catalogo prodotti in continua evoluzione, la gestione di offerte e promozioni a tempo, la pubblicazione di notizie ed articoli informativi, ecc.): in tal caso avere a disposizione un pannello di back-end di facile utilizzo, dove poter gestire con facilità i contenuti, rimane la soluzione ottimale.

Ovviamente si potrebbe optare per uno sviluppo con codice proprio, ed il risultato sarebbe analogo, se non anche migliore, ma i costi ed i tempi di consegna aumenterebbero notevolmente. La scelta di tale soluzione rimane l’ideale per chi ha l’esigenza di implementare particolari funzionalità, difficilmente reperibili sul mercato, oppure per chi desidera un prodotto unico e altamente personalizzato.

Un’altra discriminante nella scelta da fare è il livello grafico che si vuole ottenere: come scritto sopra, i CMS open source offrono vari template predisposti, sicuramente eleganti e funzionali, ma con limitate capacità di personalizzazione, oltre che di esclusività. Se si vuole investire molto in un look and feel altamente esclusivo ed emozionale, allora si dovrà valutare un prodotto unico e sviluppato “su misura”.

In ogni modo, nulla vieta di rivolgersi ad un’agenzia di sviluppo, come la nostra, per richiedere una consulenza: con ben chiari obiettivo, budget ed impegno disponibile, che altro non sono le risposte alle tre domande suggerite, sarà facile identificare la soluzione migliore da adottare.

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